Ritrovare le radici

Perché le radici sono così importanti? Ci viene ripetuto che si tratta di essere ben ancorati e non vacillare quando si cresce in quota, ma hai mai avuto la sensazione di non essere più sulla terra? Hai mai avuto la chiara percezione di non essere più fisicamente connesso alla terra?

“Sì” mi dirai: “facile”: su un aereo, per esempio….. Va bene, ma se ti dico che mi è successo quando i miei piedi toccavano terra? e senza aver assunto nessuna sostanza alterante!

Eh?! Ti sento confuso….. ma è davvero successo quando ho passato 48 ore al trentesimo piano di un grattacielo londinese.

Due intere giornate di incontri professionali al 31° piano con, certamente, una magnifica vista sulla City ma tagliati fuori da sensazioni naturali come l’aria fresca e i rumori della strada.

Quando scendiamo siamo invasi da suoni, odori…… come se la nostra parte animale prendesse il sopravvento: è familiare, tutto pulsa.

Ma in 10 minuti siamo di nuovo tra il 30° e il 38° piano dell’hotel dove le attività continuano (cena, camera), sempre con questa strana sensazione di disconnessione.

Nella stanza, sola e lontana da distrazioni, è ancora più intensa quando guardo attraverso l’enorme finestra.

I miei piedi sono per terra: cammino, mi siedo, ma mi sembra di galleggiare. Non è una reazione fisica come su una barca o su un aereo; è una sensazione sottile.

Esploro questa sensazione di leggerezza, come se non fossi più a diretto contatto con la vita quotidiana. A prima vista ci si sente come in un bozzolo, tutto è imbottito di morbido e quindi piuttosto piacevole. Ma col passare del tempo, ci mancano le basi. Questo si traduce in pensieri meno concreti, azioni meno efficaci e tendenza al sogno.

Mettere parole su questo è davvero difficile, quindi spero che tu possa viverlo, quindi stai attento se ti avventuri per un po’ nelle altezze dell’architettura moderna.

La mattina dopo, a colazione al 38° piano, ho quasi le vertigini (molto raro per me). Guardo i miei colleghi e confido un “queste altezze mi fanno sentire disconnesso”. Con mia grande sorpresa, uno di loro mi risponde “immagina le tue radici che crescono verso la terra”….. un Segno per Semafilo!

Il giorno dopo, in pieno “blues” delle altezze, ho deciso di praticare Tadasana, La postura della montagna.

E’ una postura semplice ma, una volta correttamente allineata e attivando tutti i muscoli, è molto potente.

La posizione è fisicamente “attivata” dai piedi che sono ancorati nella parte più profonda della Terra. Ho dovuto scendere per 30 piani mentalmente, ci vuole tempo!

La radicazione avviene dai piedi al bacino, che crescono nel terreno, mentre la parte superiore del corpo va verso il cielo (facile invece al 30°esimo sentirsi nelle nuvole!).

Le braccia suggeriscono la forma della Montagna e noi stiamo lì fermi. Lo spirito segue naturalmente la forma e la stabilità della Montagna ci riempie. Respiriamo a lungo dal diaframma.

Finalmente ritrovo il mio senso di unità: non sono più solo la parte superiore…. o solo la parte inferiore: sono un’essere calmo e sereno.

Penso che sia questo il significato di Tadasana, almeno per me in questo momento.

Tadasana è una postura fondamentale nello Yoga perché permette di sperimentare i principi dell’allineamento corporeo (dal fisico all’energetico). Ognuno ha il proprio modo di costruire la sua centratura, quindi prova!

 

 

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